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A proposito della Porta Bassa

Il Metodo

L’intento di questo percorso spirituale è quello di far rivivere, in una forma nuova e, soprattutto, adatta all’uso pratico, la Grande Sapienza dei misteri antichi cioè il vero Sapere, quello che è in grado di farci ritrovare il potere nascosto e ancora inutilizzato che si trova dentro di noi.

Si tratta di un potere praticamente illimitato che ci permette di ottenere ricchezza, salute, serenità e il conseguimento di obiettivi prima ritenuti irraggiungibili.

Come si ottiene lampliamento della conoscenza nel Percorso della Porta Bassa?
Si ottiene attraverso un racconto e attraverso la visione di specifiche immagini simboliche.

La narrazione, infatti, insieme alle immagini evocate rimuove dolcemente i veli che offuscano la conoscenza e fa emergere il ricordo della Verità, innescando così il risveglio interiore e la trasformazione della mente.
Si comprendono le Leggi e i Principi che regolano la vita dell’Universo, la conoscenza dei quali è indispensabile per saper utilizzare il nostro potere innato. Rhonda Byrne lo sostiene in “The Secret” e la legge di cui lei parla è solo uno dei ventitré insegnamenti contenuti nella Porta Bassa che completano il Grande Segreto.
Perché la conoscenza si instauri bene nella mente è necessario una applicazione pratica quotidiana di queste leggi e principi, il lavoro pratico di cui parla Gurdjieff.

Perché le immagini e il racconto sono così importanti?
Riassunse bene le potenzialità delle immagini Cicerone, dicendo: «La memoria conserva molto più facilmente il possesso di quanto si ascolta o si pensa quando le loro sensazioni entrano nel cervello con l’aiuto della vista.
In questo modo, la rappresentazione con immagini e simboli concretizza le cose astratte e invisibili con tanta efficacia che riusciamo quasi a vedere realmente mediante immagini concrete quel che non siamo capaci di percepire col pensiero».

La narrazione, poi, così come l’immagine permette di affrontare un argomento su diversi piani quali quello materiale, mentale e spirituale contemporaneamente, permettendoci così di afferrare conoscenze che, normalmente, ci sarebbero precluse.

Perché un percorso spirituale deve portare anche a un cambiamento della mente?
Perché insegna alla mente a liberarsi delle paure, a non mentire, ad abbracciare l’anima e a ritrovare il suo pieno potere creativo.

Qual è largomento del racconto che costituisce la base del percorso della porta Bassa?
Il racconto ideato da Violet Ross è un viaggio che si snoda all’interno di una casa, la casa sul poggio, dove ogni stanza contiene una importante Verità.
Procedendo di stanza in stanza capiamo chi siamo, perché siamo nati e comprendiamo come funziona l’Universo. Solo chi conosce i meccanismi che regolano la vita può avere il potere di modificare la sua realtà nel Bene.
La storia narrata vede come protagonista un uomo alla ricerca di sé stesso e del senso da dare alla vita, ma sarà una donna ad aiutare il protagonista a trovare le risposte che andava cercando da tempo.
Secondo Violet gli uomini, abituati storicamente a rispondere alle necessità pratiche della vita, a competere e a primeggiare, hanno sviluppato maggiormente la parte razionale, dimenticando quella intuitiva e, in questo modo, hanno tacitato la loro spiritualità.

Quindi va a loro, in primo luogo, l’esortazione di Violet a cercare il cambiamento, certa che, come lei stessa afferma: “gli uomini quando decidono di ritrovare la propria spiritualità sanno farlo in modo molto profondo, sono disposti a “mutare intento” e capaci di creare “un mondo di pace”.
La donna, invece, per sua natura, perché è anche madre creatrice, è da sempre più vicina al sacro e ha conservato nei secoli una maggiore capacità di intuire, di “vedere oltre”. Come però sostiene Violet: “La donna, oggi spesso costretta dal mondo del lavoro così competitivo a snaturare sé stessa e a mascolinizzarsi, sta perdendo il senso del sacro. Pertanto è necessario che si riscopra come datrice di empatia, di quella consapevolezza spirituale e abilità sociale che rappresenta uno strumento importante dato all’essere umano, affinché egli possa diventare, ogni giorno, “la versione migliore di sé stesso” e per questo ha creato il percorso della Porta Bassa.

Spetta quindi, soprattutto alla donna, riprendere in mano questa importante funzione per far nascere l’uomo nuovo.

Come si pratica il metodo della Porta Bassa?
Il metodo della Porta Bassa può essere praticato in due modi:

1. Attraverso la lettura dei tre libri intitolati “Il metodo de La Porta Bassa”.
In questo caso, però, non ci sarà il supporto delle immagini create da Violet che meglio di ogni altro mezzo riescono a dialogare con il nostro subconscio, risvegliandolo.

Nel primo libro conosceremo l’Oltre, la nostra origine, la nostra essenza e lo scopo per cui si nasce.
Nel secondo libro apprenderemo sette Leggi Universali, applicando le quali potremo riprogrammare la nostra mente, sottraendoci ai meccanicismi dell’inconsapevolezza.
Nel terzo libro infine, apprenderemo cinque Principi universali e tre Leggi universali, mettendo in pratica i quali potremo veramente trasformare la nostra realtà.

2. Attraverso la Web app interattiva accessibile da qui.
In questo caso il racconto base del Percorso si sviluppa attraverso 24 filmati. Qui, una voce narrante ci condurrà di stanza in stanza e le immagini altamente evocative create da Violet, stimoleranno maggiormente la comprensione delle Verità svelate.
Sempre in questo secondo caso, il metodo è strutturato come un percorso interattivo nel quale supereremo tre fasi di trasformazione diventando dapprima Principiante, poi Discepolo e infine Maestro. Maestro ovviamente di noi stessi. Seguendo il racconto e rispondendo alle domande che ci verranno rivolte troveremo ciò che cerchiamo da tempo: il potere di cambiare la nostra realtà.

Fonti d’ispirazione

1 – La dottrina ermetica.
Il pensiero fonte di ispirazione del progetto e considerato dall’autrice la fonte del vero sapere è la dottrina ermetica, contenuta negli scritti di Ermete Trismegisto, una dottrina che ha sempre accompagnato sotto – traccia la storia dell’uomo e che ritorna ciclicamente all’attenzione dell’uomo, guarda caso, nei momenti in cui la spiritualità viene meno.
L’origine di questa conoscenza superiore risale agli albori dell’umanità, quindi, la capacità di comprendere il Vero sembra essere innata, sembra far parte dell’essere umano.
Diverse persone hanno saputo riconoscerla in sé stessi, utilizzarla su stessi e cercato di diffonderla.
Essi furono Rama, Krishna, Zoroastro, Ermete Trismegisto, Mosè, Orfeo, Pitagora e anche Gesù Cristo, Maometto, Buddha… tanti vettori, tanti volti diversi che hanno propugnato la stessa Verità, lo stesso pensiero di fondo, declinandolo ciascuno a suo modo, ovvero nel modo più adatto per raggiungere le coscienze delle persone del proprio tempo.
È un pensiero potente e trasformante che rende “visibile l’invisibile”, infatti, è teso al risveglio interiore ma anche allo sviluppo dell’intelligenza cosciente, come dissero Marco Aurelio, Seneca e Cornelio Agrippa.
È una dottrina unitaria cioè è basata sul senso dell’Unità universale come compresero Pitagora, Parmenide, Platone, Plotino, Eraclito, Aristotele.
Ma è anche scienza come compresero Giordano Bruno, Paracelso, Niccolò Cusano.
La fisica quantistica oggi conferma a uno a uno le conoscenze di questa dottrina.
Il termine dottrina significa, in effetti, conoscenza.

2 – La fisica quantistica e le sue reinterpretazioni.
La visione dell’Universo e le teorie di Carlo Rovelli su come capire ciò che non riusciamo a vedere.

3 – Il pensiero Alchemico.
L’alchimia intesa, però, nel senso del pensiero che conduce alla trasmutazione in oro dell’uomo, vale a dire, che indica il modo e gli strumenti necessari all’uomo per diventare la migliore versione di sé stesso, come dice oggi Salvatore Brizzi.

4 – La tradizione spirituale del qui e ora.
Un’unione tra buddhismo Zen, cristianesimo, sufismo, induismo, psicologia moderna, filosofia, mindfulness e pensatori come Jiddu Krishnamurti, Osho, Deepak Chopra, Eckhart Tolle, Carl Gustav Jung e James Hillman.

5 – Le teorie di sviluppo personale e del self help.
In particolare le teorie di Milton H. Erikson e di Tony Robbins.

6 – L’Arte della memoria
L’arte della memoria, detta anche Tecnica dei loci, o Metodo del viaggio o ancora Palazzo della memoria è una tecnica immaginativa conosciuta dagli antichi Greci e Romani e descritta da Frances Yates nel suo libro The Art of Memory.
Tramite questa tecnica il soggetto memorizza la struttura di un edificio composta da un numero di loci e, in ognuno di questi vani, stipa una informazione, creando un’immagine che mette l’elemento da ricordare in relazione a una caratteristica precisa del luogo corrispondente.
Quando nella vita quotidiana, per esempio per risolvere un problema, è necessario il recupero di alcune di quelle informazioni, questo recupero si ottiene “camminando” tra i loci alla ricerca dell’elemento desiderato.
Questo percorso si sviluppa come una storia, una narrazione che passando di stanza in stanza innesca delle corrispondenze e analogie tra le diverse informazioni stipate nel palazzo mentale e ciò che si sta cercando.
Dalle analogie trovate, poi, scaturiscono nuove Verità, nuove visioni della realtà, ampliando la nostra consapevolezza e la capacità di risolvere i problemi.

7 – L’esoterismo per immagini di Dalì e De Chirico.
La maggior parte dei quadri di Dalì, in particolare quelli dell’ultima fase, come per esempio Corpus Hypercubus” del 1954, e quelli metafisici di De Chirico sono impregnati di un fortissimo significato esoterico espresso in un linguaggio fortemente simbolico. Le immagini che a prima vista sembrano contraddire la realtà a una più attenta lettura invece descrivono il mondo e l’uomo con la chiarezza di uno specchio. Esse ribaltano la logica comune e, cosi facendo, agiscono come i paradossi che, obbligandoci a un ragionamento deduttivo ma condotto per contrasto, richiamano alla mente verità profonde.

L’Autrice: Violet Ross Baldi

«Non è chi io sia ciò che è interessante, ma il mio pensiero» dice l’autrice di questo incredibile metodo di crescita interiore e il pensiero cui Violet fa riferimento si è formato attraverso una lunga analisi comparata di storia, antropologia, alchimia, filosofia, dottrine esoteriche, teosofia, scienza quantistica e noetica.

Il suo metodo di lavoro basato sul confronto delle tradizioni religiose, delle filosofie e della scienza moderna l’ha portata al recupero di una base unitaria della conoscenza sulla quale ha fondato il percorso della Porta Bassa che serve a farci ricordare il Sapere Segreto che abbiamo dimenticato.

Nel decidere come divulgare questo importante strumento di cambiamento, l’autrice, però, ha deciso di utilizzare uno pseudonimo.
Il perché di questa scelta si basa su due fondate ragioni:

1 – Violet crede che ognuno di noi abbia delle innate capacità, ma che per trasformare sé stesso, ognuno di noi debba imparare per prima cosa a non delegare il proprio cambiamento a unaltra persona.

2 – Violet non vuole diventare un guru. Crede che sia un grave errore pensare che sia importante trovare un guru per intraprendere un percorso spirituale. Non serve la figura di un guru, ma un pensiero trasformante.

Come disse anche Georges Ivanovic Gurdjieff: «Un pensatore indica la via ma poi va seguito il pensiero, non il maestro».

E Violet aggiunge:
«In questo Universo non ci sono insegnanti, né allievi. Tutto dipende dalle nostre scelte. Ognuno di noi, pertanto, è il maestro, il salvatore e anche lallievo di sé stesso. Capisci la potenza di ciò che ti sto dicendo? Tu sei il maestro, tu sei il salvatore di te stesso. Tu sei tutto, ma proprio per questo devi conoscere la vera Realtà e le sue Leggi. Solo così saprai usare il potere di creare che hai. Ed è a questo che serve il metodo della Porta Bassa: porta alla Vera conoscenza quella che serve per modificare la tua realtà e realizzare i tuoi obiettivi. Sapere chi sono non aggiungerebbe niente alla potenza di questo percorso spirituale, anzi, ti renderebbe ancora una volta passivo, dipendente. Invece per ottenere un vero cambiamento devi essere attivo».

«Il mio metodo serve a unire le coscienze. lunione che spero avvenga è, infatti, quella tra esseri che comprendono di avere la stessa origine e lo stesso scopo di vita.
Come disse Maharishi se l1% della popolazione mondiale, scegliesse il Bene comune tutto potrebbe capovolgersi. L1% è la massa critica della popolazione umana che porta al cambiamento, il che vuol dire che se una persona su 100 applicasse su di sé un metodo come quello della Porta Bassa con volontà e costanza quotidiana il mondo potrebbe diventare un Paradiso.
Ma per questo non serve un guru ma solo il pensiero consapevole e lunione di quelle che io chiamo menti creatrici».