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Gli archetipi del pensiero, gli archetipi sacri.
Questi archetipi si rifanno a una seconda etimologia della parola archetipo, etimologia più pura che si rifà sempre al greco archétypon, composto da archḗ (principio) e týpos ma di questa parola considera il significato originario, piuttosto che quello di modello e cioè: il rimbombare, il risuonare.

E infatti quando noi diciamo “sento che questa cosa mi risuona”, ora sai che è l’archetipo sacro che sta risuonando all’interno della tua mente.

Da qui il significato degli archetipi come principi divini che risuonano come il divino, rimbombano nella nostra mente come se fosse la voce del divino.
Sono archetipi antichissimi, connaturati all’interno dell’uomo, sono leggi e principi attraverso il quale la mente prima ha creato l’universo e con le quali vengono mantenuti l’armonia e l’ordine nell’universo.
Sono leggi, principi che vanno applicati al pensiero creatore.

Quando vanno applicati?
Ogni volta che si pensa. Ogni nostro pensiero infatti si traduce in realtà, ogni nostro pensiero fa manifestare qualcosa e questi archetipi sacri, se applicati al pensiero, ci riparano dall’errore.
Quale l’errore? Quello di creare una realtà disarmonica e disordinata.
Questi sono i veri archetipi universali, validi per tutti, in ogni tempo e in ogni luogo, esistono infatti dall’origine del creato, sono all’origine del creato. Gli archetipi come modelli invece sono un’invenzione umana utili per spiegare la personalità di ciascuno o per comprendere ciò che vediamo.
Come abbiamo detto gli archetipi sacri sono connaturati nell’essenza dell’uomo, sono parte del suo corredo vitale. Gli antichi sapienti per tramandarli fino a noi li hanno conservati all’interno degli alfabeti sacri come l’alfabeto ebraico, aramaico, fenicio e le rune. Successivamente sono state inseriti anche negli arcani maggiori dei tarocchi di Marsiglia al tempo dell’inquisizione. Questi archetipi sono 22, lo stesso numero delle lettere sacre e degli arcani maggiori dei tarocchi.
L’uomo ha sempre saputo dell’esistenza di questi archetipi sacri e nei secoli li ha definiti in tanti modi, creando però sempre maggiore confusione, fino a perdere il ricordo di come vanno applicati e dove vanno applicati
Gli archetipi sacri sono stati definiti come: insegnamenti profondi o portatori di energia e di luce divina oppure ancora funzioni che agiscono sulla consapevolezza umana tramite il suono, il valore numerico, il valore simbolico e il loro stesso nome.

Socrate li aveva definiti funzioni del pensiero e Violet, per prima cosa, ha cercato di capire che cosa fosse una funzione: una funzione è una legge o principio da applicare a qualcosa per trovare una soluzione.
Questo significa che ogni archetipo è associato a una legge o a un principio quindi, poiché stati utilizzati per creare l’universo, significa che si tratta di leggi e principi universali applicati al pensiero Creatore.
E dato che la creazione si basa su ordine e armonia,  se ne deduce che questi leggi e principi sono in grado di creare una realtà armonica e ordinata.
Siccome anche  il pensiero dell’essere umano è in grado di creare, allora si tratta di  leggi e i principi che vanno applicati ai nostri pensieri se vogliamo creare intorno a noi una realtà altrettanto armonica e ordinata.

Quando vanno applicati ai nostri pensieri? Ogni volta che pensiamo.

E vanno applicati tutti e 22 oppure basta applicarne qualcuno? Violet ha  compreso che devono essere applicati tutti quanti, altrimenti il nostro pensiero ricade nell’egoismo e quindi porta ad allontanarsi dall’ordine e armonia dell’universo, rimanendo in  una realtà disarmonica e disordinata come è stata nei secoli passati.
Il fatto di doverli applicare tutti quanti, ogni volta che pensiamo, può scoraggiare, ma in realtà è un’operazione molto più semplice di quanto uno possa immaginare. Si tratta solo di educare la mente a comprendere questi archetipi dopodiché lei li utilizzerà in modo naturale e semplice.

Il metodo della Porta Bassa è un manuale di istruzioni per la mente, esso porta gli archetipi sacri nei nostri pensieri e ci rende creatori di una realtà armonica e ordinata.

Il merito di Violet è di aver fatto luce nel caos che regnava intorno agli archetipi sacri del pensiero ma d’altronde, anche la parola “caos”, non ci deve spaventare: sembra indicare disordine, ma nella sua etimologia più antica significa un vuoto dalle infinite possibilità, caos non è una materia disordinata ma un abisso di energia creativa che si spalanca per manifestarsi.
Ecco, gli archetipi sacri servono a far collassare, modellare consapevolmente questo abisso di energia creativa, sono strumenti pratici per cambiare noi stessi e la nostra realtà.

Allora adesso immagina di essere un musicista davanti a un’antica arpa con 22 corde. Ogni corda emette un suono unico, una vibrazione che risuona nell’universo. Se suoni solo alcune corde a caso, la melodia sarà incerta, frammentaria. Ma se conosci ogni corda, il suo suono, la sua funzione e la sua armonia con le altre, puoi creare una sinfonia perfetta, capace di risvegliare l’anima.
Gli archetipi sacri sono queste corde. Ogni lettera, ogni simbolo è una vibrazione che può dare forma alla realtà, se usata con consapevolezza. Violet ha accordato questa arpa cosmica, insegnandoci a suonarla per trasformare la nostra mente e, con essa, il mondo che ci circonda.

Domande per stimolare la riflessione sull’importanza della conoscenza e dell’uso consapevole degli archetipi sacri:
  1. Se la tua mente fosse una bussola, sei sicuro che stia puntando verso la giusta direzione?
  2. Se ogni pensiero fosse un mattone, che tipo di realtà stai costruendo?
  3. E se esistesse un codice nascosto nell’universo capace di trasformare la tua vita? Vorresti scoprirlo?
  4. I tuoi sentimenti guidano il tuo pensiero o è il tuo pensiero a guidare li tuoi sentimenti?
  5. Se potessi attingere alla stessa saggezza che ha dato forma all’universo, pensi che la tua vita cambierebbe?
  6. Cosa accadrebbe se la tua mente fosse uno strumento perfetto per creare armonia, abbondanza e ordine?
  7. Se esistono leggi universali che governano la realtà, non vorresti conoscerle per usarle consapevolmente?
  8. Sapevi che il caos non è disordine, ma energia creativa che aspetta solo di essere diretta?
  9. E se la chiave per cambiare il mondo fosse trasformare prima il tuo pensiero? Sei pronto a provarci?
  10. Cosa cambierebbe nella tua vita se la tua mente diventasse specchio della mente divina?

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