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Dove Se ne Va il Tempo? Un Viaggio Verso l’Eternità con il Metodo della Porta Bassa

Nel vortice delle nostre giornate, il tempo sembra sfuggirci di mano come sabbia tra le dita. Corriamo da un impegno all’altro, rincorrendo scadenze e doveri, eppure la sensazione predominante è sempre la stessa: non ne abbiamo mai abbastanza. Ci manca il tempo per noi stessi, per chi amiamo, per le passioni che ci nutrono. Ma cosa accadrebbe se la nostra percezione del tempo fosse solo un’illusione? Se, anziché una risorsa limitata, fosse qualcosa che possiamo espandere e comprendere in modo completamente nuovo?

Il Metodo della Porta Bassa offre una prospettiva rivoluzionaria sul concetto di tempo. Attraverso la comprensione delle Leggi Universali e dei Principi che governano l’esistenza, possiamo dissolvere l’illusione della scarsità temporale e riconnetterci con la vera essenza del tempo: l’Eternità.

Il Tempo e l’Archetipo dell’Eternità

Il tempo, così come lo concepiamo, è un costrutto della nostra mente. Lo immaginiamo come una linea che si snoda dal passato al futuro, ma in realtà esso esiste solo nell’attimo presente. Secondo il Metodo della Porta Bassa, il vero tempo è l’Eternità, una dimensione senza inizio né fine, dove tutto è simultaneamente presente. Passato, presente e futuro non sono separati, ma convivono in un unico spazio di esistenza.

Possiamo immaginare il tempo come un fiume. La maggior parte delle persone si lascia trasportare dalla corrente, cercando di aggrapparsi a ciò che è già trascorso o di affrettarsi verso un domani che appare sempre un passo avanti. Ma chi si connette con la propria anima diventa come una goccia consapevole di essere parte del grande fiume: non ha bisogno di rincorrere nulla, perché è già dove deve essere.

Viviamo frammentati tra i rimpianti del passato e le preoccupazioni per il futuro, perdendo di vista l’unico istante che realmente esiste: il presente. Se impariamo a dimorare pienamente nell’adesso, ci accorgiamo che il tempo non manca mai. La sensazione di scarsità nasce solo dalla nostra tendenza a proiettarci altrove.

La Percezione Limitata del Tempo

Viviamo in una società che ci impone di misurare ogni cosa, di essere sempre produttivi, di raggiungere obiettivi in tempi prefissati. Questa incessante corsa genera un senso di pressione che alimenta l’idea che il tempo sia una risorsa sfuggente, fuori dal nostro controllo.

Il Metodo della Porta Bassa insegna che la mente umana vive spesso prigioniera di una percezione temporale distorta. Ci perdiamo nel ricordo del passato e nell’ansia per il futuro, dimenticando che il solo tempo reale è l’adesso. Eppure, nel presente abbracciamo tutto: il passato che ci ha plasmati e il futuro che possiamo ancora creare.

Come possiamo riscoprire l’eternità nel quotidiano? Come dissolvere il velo dell’illusione temporale? Ecco alcuni spunti pratici offerti dal Metodo della Porta Bassa:

Il primo passo verso l’eternità è imparare a vivere l’attimo presente. Quando ci fermiamo ad ascoltare il nostro respiro, quando osserviamo il cielo o la natura intorno a noi siamo nel presente.

La vita non è una retta con un punto di partenza e uno di arrivo, ma un flusso in continua metamorfosi. Ogni momento vissuto non è mai “passato”, ma si manifesta in forme sempre nuove. Comprendere questo significa riconoscere che ogni fase dell’esistenza è intrinsecamente connessa all’eternità.

La paura del futuro è uno dei motivi principali per cui il tempo ci sembra insufficiente. Temiamo di non riuscire, di non avere abbastanza, di non arrivare dove vorremmo. Ma il futuro è solo una proiezione della nostra mente. Quando arriva, è sempre e solo presente. Se comprendiamo che il futuro si crea nel qui e ora, smettiamo di inseguirlo e iniziamo a viverlo.

Concludendo

Il tempo non è ciò che scandiamo con orologi e calendari, ma un’emanazione dell’eternità che si manifesta nell’attimo presente. Quando smettiamo di rincorrere ciò che è già stato o di temere ciò che deve venire, ci accorgiamo che ogni istante è perfetto e completo. Il presente non è un ponte tra passato e futuro, ma l’unico spazio in cui possiamo realmente esistere.

Attraverso la consapevolezza, la meditazione e il distacco dalle illusioni della mente, possiamo riconnetterci con la danza eterna della vita. Non siamo prigionieri del tempo: siamo parte di un flusso infinito che ci accoglie e ci sostiene, sempre e ovunque, nell’eternità dell’adesso.

 

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