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L’incapacità di volersi bene è una delle barriere più diffuse e profonde. Ma perché accade? La risposta risiede nell’educazione che abbiamo ricevuto: sin da piccoli, ci è stato insegnato che disobbedire alle regole significava essere etichettati come cattivi o sbagliati. L’espressione autentica della nostra essenza veniva spesso repressa con punizioni e ammonimenti. A questo si aggiunge l’influenza di certe visioni religiose, che ci hanno fatto credere che pensare al nostro benessere fosse egoistico, che fossimo peccatori, deboli e incapaci di salvarci da soli.

Secondo il metodo della Porta Bassa, queste convinzioni limitanti creano un disallineamento tra mente e anima. Ma come si manifesta questo squilibrio? Diventiamo giudici inflessibili di noi stessi, incapaci di perdonarci il minimo errore. Il nostro dialogo interiore si riempie di frasi dure e implacabili: “Sbagli sempre”, “Non sei abbastanza”, “Sei un disastro”. Questo incessante sabotaggio ci allontana dal nostro vero valore.

Mente e Anima: Un Conflitto di Prospettive Nel metodo della Porta Bassa, la mente è  uno strumento potente, creato per dare ordine e direzione al nostro pensiero e alle nostre azioni. Ma se non è in armonia con l’anima, la nostra percezione di noi stessi si distorce. L’anima, la nostra essenza più profonda, custodisce amore assoluto e autentico riconoscimento di sé. Quando la mente si allontana dall’anima, ci vediamo come insufficienti, immeritevoli di amore e incapaci di riconoscere il nostro valore.

Le cause di questo disallineamento sono molteplici:

  • Ferite del passato: esperienze di rifiuto, fallimenti o abusi ci hanno fatto dubitare del nostro diritto di essere amati.
  • Convinzioni limitanti: idee errate e negative che abbiamo interiorizzato senza metterle in discussione.
  • Conflitto interiore: la mente razionale e critica entra in contrasto con l’anima, che invece è guidata dall’amore e dalla comprensione.

La Paura di Non Essere Abbastanza Uno degli ostacoli più insidiosi all’accettazione di sè stessi è la paura di non essere abbastanza. Questa paura si radica nelle esperienze passate, nei momenti in cui ci siamo sentiti inadeguati rispetto alle aspettative degli altri o ai nostri stessi standard. La mente, alimentata da questa insicurezza, sabota ogni tentativo di amore per sé, focalizzandosi sulle imperfezioni anziché sulle potenzialità.

Nel metodo della Porta Bassa, comprendiamo che il nostro valore non dipende dall’approvazione altrui o dai successi esteriori. Esso è intrinseco, insito nella nostra connessione con l’anima e con l’universo. Volersi bene non significa essere perfetti, ma riconoscere e accogliere la bellezza e la divinità che risiedono dentro di noi.

L’Autocritica: Una Mente Disconnessa dall’Anima L’autocritica è un ostacolo subdolo. La mente si concentra sugli errori, sulle mancanze, sulle imperfezioni, generando un perenne senso di inadeguatezza. In realtà, questo meccanismo è il riflesso di un cuore separato dall’amore. Quando perdiamo il contatto con l’anima, la mente prende il sopravvento e ci sottopone a un giudizio severo, come se dovessimo costantemente “migliorarci” o “aggiustarci”.

Il metodo della Porta Bassa ci invita a liberarci da questo schema tossico. Quando ci riallineiamo con la nostra essenza più profonda, impariamo a guardarci con comprensione e compassione. Ogni errore diventa un’opportunità di crescita, non una condanna. Ogni nostra parte, anche quella che giudichiamo imperfetta, è una manifestazione della nostra natura divina.

Ritrovare la Connessione con l’Anima  Quando mente e anima si armonizzano, sperimentiamo una pace interiore autentica, un senso di completezza che non dipende dalle circostanze esterne. Il metodo della Porta Bassa insegna che per riscoprire l’amore per noi stessi, dobbiamo ricollegarci all’anima e alle leggi universali. Questo ci porta a comprendere il nostro scopo e la nostra missione, permettendoci di vivere con autenticità.

Come coltivare l’Amore per Sé Stessi

  • Meditazione sul valore intrinseco: ogni mattina, respira profondamente e immagina una luce dorata che ti avvolge. Ripeti: “Io sono amore, io sono valore, io sono luce, io sono perfetta così come sono”. Questo aiuta a radicare la consapevolezza del tuo vero potenziale.
  • Dialogo interiore positivo: osserva i tuoi pensieri e, ogni volta che ti critichi, fermati e chiediti: “Cosa direi a una persona che amo? Perché non posso essere così gentile con me stesso?”.
  • Perdonarsi: accetta le tue imperfezioni e comprendi che gli errori fanno parte del tuo percorso. Sono strumenti di crescita, non marchi d’inadeguatezza.

Accettarsi per Trasformarsi Il cammino verso l’amore per sé non significa raggiungere la perfezione, ma abbracciare la nostra essenza così com’è, con i suoi alti e bassi. È un processo continuo di trasformazione, in cui le nostre fragilità si rivelano parte di un tutto armonioso.

Quando impariamo a riconoscerci come esseri meritevoli d’amore, non solo iniziamo a volerci bene, ma diventiamo anche più capaci di donare amore agli altri.

Volersi bene è un atto di riconoscimento del proprio valore intrinseco. È un cammino di consapevolezza che porta all’allineamento tra mente e anima. Quando impariamo a vederci attraverso gli occhi dell’anima, l’amore per noi stessi fiorisce spontaneamente. Non siamo mai separati dalla nostra vera essenza: siamo amore, luce e potere divino.

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